Ah ah ah .. sono felice di essere “un fenomeno infelice” per avere sfiorato un nervo scoperto!
C’è chi non chiederà mai scusa e mai cambierà, perché ha talmente deformato i ricordi e la realtà, da convincersi di essere la vittima.
Lo strumento facebook è stato inventato per esporre i propri pensieri , veri o falsi che siano, in una bacheca virtuale e pertanto bisogna accettarne anche le conseguenze: la verità.
La verità certe volte da fastidio. In effetti non conoscendo la verità i tuoi cari amici ti daranno sempre ragione, perché Lei la verità è come l’olio, prima o poi verrà a galla. Non ci saranno: poveretti o frustrati a rompere le palle, ma soltanto la dura verità e allora anche loro si accorgeranno: “che noi .. facciamo ben altro .. “. Facciamo del bene ma non essendo pronti all’ingratitudine, dovremo comunicare al mondo il nostro malessere interno per avere dato tanto e poi ricevuto solo scarsa o nessuna gratitudine.
Rilanciare il sasso e nascondere la mano, senza dare l’occasione di un contradditorio, è un segnale di puerile codardia, tanto tutto quello che viene scritto in rete prima o poi verrà riportato, da chicchessia.
Onore e rispetto agli atleti ( ragazze e ragazzi ) che lavorano duramente, ed esaltarne i risultati nei vari media, sarà sempre miele per il loro ego, l’importante però che le parole scritte e/o dette, siano veritiere, altrimenti il duro lavoro fatto potrebbe cozzare contro la roccia della verità. Dire pertanto: chi semina vento raccoglie tempesta, adesso mi sembra superfluo. Ma questa è un’altra storia.
La competizione è l’esaltazione finale della preparazione fatta le settimane prima dell’evento e, anche se estenuante, lunga e magari interrotta per più di due ore da un infortunio, ti logora, svuotando i muscoli e la testa delle energie necessarie a compiere il gesto che sarà utile per raggiungere il tetto del podio.
L’esperienza passata però, in questi momenti sarà nostra alleata, perché ti caricherà e anche il solo vociare dei karateka, i consigli, le raccomandazioni, le critiche, il gossip, che rimbomba tra i tatami dentro la tua testa, inietterà i mitocondri dei tuoi muscoli e i neuroni del tuo cervello di quella medicina giusta, a spingerti a fare quello per cui ti sei preparato.
Allora vestito con la tua corazza bianca, logora e magari anche fuori moda, salirai sul campo di battaglia, il tatami e automaticamente con violenta passione farai il tuo kata.
Peccato però che oggi la sorte non ti è stata favorevole assegnando come avversario, nella prima battaglia della giornata, un tuo caro amico e valido atleta, per lo più anche quindici anni più giovane di te, hai “perso”, di poco, ma hai imparato che anche il destino fa parte del gioco. Oggi ringrazi per l’ulteriore esperienza fatta e domani ricomincerai ad riempire il tuo corpo di allenamento per il prossimo evento.