Che dire abbiamo tolto un po’ di ruggine. Dopo più di 5 mesi di lontananza dalle competizioni, ci siamo rimessi addosso il nostro bene amato karategi e rivissuto le meravigliose sensazioni che si provano respirando l’aria di gara.
Per il sottoscritto, il timbro messo nel curriculum agonistico da master/veteran è il n. 170 e adesso, se il fisico lo permetterà, punteremo al n.200!
Rivivere i momenti di una competizione sono sempre eccitanti e quando i tuoi allievi portano a compimento il lavoro fatto in precedenza con successo la gratificazione è alle stelle.
In quanto maestri, credo sia nostro dovere insegnare agli allievi, soprattutto ai più giovani, che le vittorie vanno meritate grazie all’impegno e al costante lavoro. Per questo è bello un palazzetto che applaude quando un giovane atleta, anche appartenente a un’altra scuola, si affaccia alle sue prime competizioni. Penso che come insegnati si debba educare alla correttezza e che crescere, a volte, significa anche perdere una medaglia d’oro, per rinnovare gli sforzi volti al miglioramento dei propri kata. Non possiamo mai sapere come le nostre azioni possano influire sul progresso dei più giovani.
E qui mi fermo.
Ecco i risultati della competizione ”COPPA ITALIA WMAC”
Leonardo Z. 1° classificato karate kata u13 cinture colorate.
Ivan C. 1° classificato karate kata u13 cinture marroni/nere
Rita Sensei 1^ classificata karate kata senior cinture nere
Walter Shihan 1° classificato karate kata master +45 cinture nere
Come sempre ringraziamo il Drago che ci accompagna nel nostro percorso.
