Quando mi sono coricato, ieri sera, ho faticato molto prima di prendere sonno, forse per l’adrenalina accumulata in giornata… chissà perché la Latisana Cup mi fa questo effetto o forse è grazie alla grossa gioia che ha pervaso il mio corpo per la seconda piccola “GRANDE” soddisfazione avuta in questi ultimi 5 mesi. I veri risultati si vedono nelle vere gare e senza una vera guida si improvvisa; il resto sono solo BLA BLA e ARIA FRITTA.
A parte questo volevo mettere come emblema due 2 foto che qui sopra ho pubblicato: la prima l’innocente gioia della sorellina di Gabriele che ha disegnato il suo tifo, il nostro DRAGO BLU, e la seconda e più importante icona … l’abbraccio tra due amici e compagni d’allenamento dove si vede trasparire nel primo la felicità di aver fatto un buon risultato e nel secondo, malgrado la sconfitta , la gioia per il risultato del compagno.
Circa 700 atleti alla 6ª Latisana Cup hanno riempito la bellissima struttura sportiva dell’omonimo Comune; karate e kickboxing nelle loro varie specialità hanno allietato la giornata a genitori e tifosi dell’arte del Budo.
Ringrazio: shihan Di Meglio Giovanni, sensei Davide Stivanello, e i fratelli Marco e Davide Gallo e a tutto lo staff, da non dimenticare mai, per avere organizzato questa stupenda manifestazione.
Ma veniamo ai numeri. La prima a partire è stata sensei Rita B. Carraro, che quest’anno pretendeva una rivalsa sull’amaro risultato dell’anno precedente, ma centrandolo solo a metà, nel pointfighting –50 kg: primo incontro 11-2 passa un turno e in finale batte una brava atleta slovena 9-7 in un match al cardiopalma. Purtroppo nell’open non ottiene quello che voleva, ma solo un secondo posto, stravince per 11-1 il primo incontro su un avversaria di quasi 15 kg più pesante di lei e con almeno 10 cm di altezza di differenza, passa un altro turno volando in finale con la stessa atleta battuta precedentemente e qua purtroppo il risultato si è ribaltato. Brava comunque e con sole due settimane di preparazione e i pochissimi compagni d’allenamento, le piccole lacune purtroppo si sono viste; grazie comunque a Mattia Milan e allo zio Sandro Carraro, sparring partner nel dojo che l’hanno allenata per questa avventura.
Gabriele Gambarro, nei ragazzi, rivince lo stesso bronzo del precedente anno (sarà destino). Chiara e Teresa, le nostre due ragazzine, non sono arrivate lontano: solo Teresa ha visto il 5° posto… ma cresceranno!
Marco Zaramella, purtroppo, nella sua categoria kata esordienti cinture marroni parte per primo e qua si sa come vanno le cose… o spari un super kata o succede quel che è successo: 5° posto. Un pochino lento il suo “suparinpei” (sempre con la “N”), ma si può migliorare ancora. Mentre Alberto Cavallari 2° con un “seipai” di molto ben fatto e con gran convinzione, la categoria è vinta da un super atleta ragazzino.
Soddisfazione da Elisabetta Eifù: finalmente un risultato “vero” e importante 3° nel kata senior cinture marroni/nere. Peccato per Michele Rampazzo il kickboxer-karateka, secondo posto nel kata senior cinture bianche. Secondo posto nei master per il nostro web master (che bel gioco di parole) Davide Pasqualini. Shihan Walter secondo nei master cinture nere, battuto in un girone all’italiana dall’amico Zodo Giancarlo: bella soddisfazione comunque per il vecchio maestro, sempre sul pezzo.
Ed ecco i numeri di Edoardo Boscaro: 5-0 kururunfa superlativo, 4-1, qua forse la bandierina rossa è stata alzata col beneficio del dubbio che un discreto “papuren” avesse battuto un quasi perfetto “suparinpei” (con la “N”), e 5-0 “chatanyara kushanku” da paura, ma su cui si può ancora lavorare.
Che gioia. 2 ori, 5 argenti e 2 bronzi su 11 gareggianti. Il resto è solo… tanta strada da fare e ripeto bla bla bla.
Pensierino finale: non chiedere al maestro cosa c’è oltre la porta, chiedi solo la chiave per aprirla. E’ tutto quello che può darti, il resto dipende da te. “cit”